Molti non capiscono quanto sono dipendenti a questo mondo. Per diventare invulnerabili a queste ultime è necessario riconoscerle!

Se non potete rinunciare a qualcosa, per esempio, al dolce, allora il dolce vi comanda.

Essere Invulnerabili alle Dipendenze

Se limitate il consumo dei dolci, siete doppiamente controllati, perché allo sconforto a causa della loro assenza si aggiunge l’odio per sé stessi e il senso di colpa, perché non ce l’avete fatta a trattenervi. E, se vi negate i dolci del tutto, avranno sempre un potere su di voi, tagliando fuori una fetta della vostra realtà.
Così è anche per tutti gli altri desideri: alcol, sesso, sigarette, soldi, adrenalina.

Essere Invulnerabili alle Dipendenze

E’ difficile smettere di fumare non a causa di una dipendenza chimica, ma perché chi sta smettendo di fumare dipende dalle sigarette molto più di un fumatore. Colui che lotta per la democrazia non diventerà mai una contadino libero, perché è uno schiavo della lotta. Un asceta non vincerà mai il “richiamo della carne”, resterà uno schiavo della negazione.

Essere Invulnerabili alle Dipendenze

L’accettazione e il rifiuto sono solo le metamorfosi della dipendenza.
La saggezza sta non in un’auto limitazione, non un rifiuto totale, ma nell’equilibrio.

Essere Invulnerabili alle Dipendenze

Diventerete liberi dai vostri desideri mantenendo uno stato di equilibrio interiore, e non importa se avete ricevuto ciò che volete o no.
Il bello di questa libertà è nell’invulnerabilità.


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Con mente Chiara e Luminosa affronta audace il tuo Destino, senza indugio percorri la Via che conduce alla Conoscenza. Con Cuore Puro e Volontà di ferro, niente e nessuno ti può fermare. Per te ogni cosa diventa possibile.

1 Commento

  1. tomRAninjutsu Rispondi

    molto potente, complimenti come sempre.
    ognuno parte in picchiata nell’ignoranza/non-conoscenza (avydia),
    senza 1 giusta formazione.

    la ‘realtà’ (o meglio la presunta, nel nostro piccolo, VERITA’),
    stà nel mezzo, tra bene e male, tra illusione e realtà/sogno.

    l’alchimista vola, attraverso l’illusorietà in un mondo,
    con un pò meno di sofferenza (forse solo in modo illusorio),
    come diceva Siddhartha
    (se l’abbiamo compreso bene, nella nostra ‘realtà’ personale).

    Niente accettazione e niente rifiuto (essi sono ‘vuoti’).

    la Via di Mezzo di Siddhartha e del Madyamaka di Nagarjuna,
    per quanto ascetiche, a livello logico, incarnano, probabilmente,
    una più efficace tecnica esoterica.

    a parte lo ‘stregone castanediano’,
    tra AGGUATO, FOLLIA CONTROLLATA e SOGNO,
    nel sogno della PERCEZIONE, ben oltre efficace, secondo me.

    grazie per l’articolo su questo argomento e
    Buone feste +++

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