La Spiritualità è un Punto di Vista

Non so bene per quale motivo (ma posso intuirlo) la filosofia e la spiritualità hanno creato una corrente di pensiero del relax e del “quando me lo sento” o del “se è destino avverrà” che però crea tutta una serie di errori di parallasse incredibili per quanto concerne il rapporto tra essere umano e la realtà.

Su questo pianeta, Jambu ( teoria del Samsara ), per ottenere qualcosa è necessario “fare”, muoversi, agire, ma anche patire, darsi da fare e soffrire perché la realtà in cui siamo immersi è una realtà predatoria e benché da esseri umani non vogliamo vederlo è così anche per noi, su altre” isole” le cose sono diverse anche in presenza di esseri umani e caso strano non è perseguibile la spiritualità…

Così in alto così in basso….Non si scappa.

Per cui, qualsiasi cosa si manifesti, nella vostra stessa quotidianità, sia essa la famiglia, il lavoro, un hobby…. , per esistere e prosperare in questa realtà necessita di “fare”. Esercitare la propria esistenza significa mettere le fondamenta di una struttura, che deve necessariamente coordinarsi per muoversi sul piano della realtà (impegni, scadenze….).

La direzione di ciò, deve essere decisa, le gambe devono muoversi, la mente controllare gli impulsi, essere pronti agli inconvenienti, osservare… solo così lo scopo può esser raggiunto. Pensate al vostro corpo e vi accorgerete che nulla può essere lasciato al caso, poiché quando avete fame, se non vi siete procurati il cibo siete morti, soprattutto se il periodo non è quello giusto. Quello che bisogna creare è una strategia, non bisogna essere troppo rigidi ma nemmeno troppo morbidi (la rigidità può portare a frantumazione).. Anche qui è da portare equilibrio, come in ogni cosa.

Spesso il “non fare” sciamanico ha creato fraintendimento. Questo significa cercare di non essere banali, fare cose strane e fuori dall’ordinario vi porta a ampliare le possibilità di fronte a voi (quello che oggi la scienza chiama intelligenza laterale), ma in questo concetto si racchiude un grande “fare”. Quando avete di fronte una scelta, dopo averla analizzata e deciso cosa fare, cambiate prospettiva e ritrattare la vostra scelta (salite su un banco dicendo “capitano mio capitano” come nel famoso film).

E’ comprensibile che sia complesso a volte da vedere, ma ogni esperienza, ogni impegno che vi prendete, ogni responsabilità che vi assumete, vi presenta una grande opportunità, potete sperimentare queste cose. Per molti, se non tutti, farlo con la vostra vita di tutti i giorni sembrerebbe insormontabile, ma, utilizzando le vostre esperienze, potete creare e distruggere, testare e riprovare all’infinito e confrontarvi tra l’altro con altri nelle medesime condizioni e magari nelle stesse situazioni, osservatevi e osservate attorno a voi.

Da una parte, ultimamente, si fa un gran parlate di guerrieri, dall’altra il comportamento è da erbivori, mimetismo, ricerca della tranquillità del branco… Sono qualità che non si addicono di certo ad un guerriero. Purtroppo il rovescio della medaglia è quel nervosismo, quella agitazione costante che questo modo vi porta a conoscere… Ma che questo possa essere un principio di consapevolezza?
Altrimenti rilassatevi, vivete la vostra vita tranquilli, non fatevi problemi, fate le cose solo quando ve lo sentite… Ma non lamentatevi di essere predati.

Poi, riflettendo mi rendo conto che alla fine è la motivazione ciò che serve per perseguire un obiettivo. Il famoso” non fare sciamanico” si esprime quando fai e ci metti te stesso senza una motivazione. Scegli la cosa che odi di più e falla come se fosse l’obiettivo della tua vita.
Non sto a fare esempi pratici di eventi o momenti, sarebbe banale ma a differenza di molti non credo solo per “fede” o non soltanto almeno. Mi faccio molte domande e ho mille dubbi, ci sarà chi dice che faccio bene e chi dice che sbaglio.

Abbiamo molte vite a disposizione? E se non fosse così ? E se questa fosse l’unica vita e dopo c’è il nulla? Continuereste a fare e fare e fare o provereste a godertela questa unica e breve vita che si ha? Magari la vivreste visitando paesi remoti o magari stando semplicemente insieme alla compagna a parlare.
Questo non è quello che penso, ma è uno dei molti dubbi che mi pongo.

Avete la certezza di morire e rinascere? Siete sicuri che la legge di equilibrio esista e governi insieme alle altre 47 leggi? La avete mai analizzata veramente? Forse no.
Quello che intendo dire è che tutti siamo capaci a fare il discorso giusto al momento giusto, -“ sei troppo serio? Finiscila e ridi la vita è solo un gioco”-“ scherzi troppo? Sii serio perché ci vuole disciplina e serietà per portare avanti un qualcosa”.

Tutto giusto e tutto sbagliato dipende sempre dal punto di vista.

Si potrebbe discutere per ore di questi argomenti . Al momento l’unico insegnamento che ho testato fino alla nausea provato e riprovato e che ha tolto ogni possibile dubbio è “stare nel mezzo” ,in qualsiasi ambito, emotivo sociale fisico ecc … , la via giusta è quella di stare nel mezzo, ne troppo a destra ne troppo a sinistra.
Ho conosciuto persone che non seguono il mio stesso percorso ma con una determinazione che nemmeno ci sogniamo, persone che di spiritualità non ne sanno nulla e sono la logica in persona e nonostante ciò avevano una forza di volontà che noi nemmeno ci sogniamo.

Dico noi ma intendo io, tanto siamo la stessa cosa giusto? Nulla esiste, niente è vero tutto è la proiezione della nostra mente.
Ci piace dirlo o lo pensiamo veramente? Ho smesso di pensarlo quando mi sono accorto che se domani perdevo casa e lavoro, e scoprivo che mia moglie mi tradiva lo ammetto sarei andato in crisi, sarei andato parecchio in crisi.

Io ho smesso di professare una cosa dove io stesso non ne sono l’esempio adesso parlo dello stare nel mezzo perché ci credo, tutto qui.
Se domani capisco che la realtà è finta, che abbiamo molte vite davanti, parlerò anche di quello.

Questa è a grandi linee è il mio pensiero attuale, se davvero si ha voglia di fare, è vero che ogni situazione è l’ ambiente perfetto per mettersi alla prova e testare ciò che si vuole, o si crede necessario, sempre che non si pensi , dubitandone la necessità , che sia tempo perso . Alla fine tutti quelli che decidono di muoversi scelgono una direzione e sperano sia quella giusta ma NESSUNO sa se lo è davvero e nessuno sa dove questa via porta, se non percorrendola.

Questo potrebbe essere parlare di spiritualità restando con i piedi per terra.

La mia visione razionale, però mi suggerisce anche che , se effettivamente questa vita è unica e non c’è altro dopo, allora qualsiasi mia azione in questa vita è totalmente ininfluente sul risultato finale.
Se, invece, effettivamente qualcosa di me permane da una vita ad un’altra allora :

a) in quella precedente non ho raggiunto un livello abbastanza avanzato per fare in modo che mi ricordassi chi sono in questa,
b) in questa devo “tarellare” per ottenere un risultato. Riflettendo su questo , anche abbastanza razionalmente direi che l’ipotesi di “tarellare” è statisticamente la più conveniente, poiché in tutti gli altri casi (mi faccio i cavoli miei, cerco di diventare padrone del mondo , mi rilasso e osservo, vado a vivere in cima ad un monte, …) non porteranno sicuramente a nessun risultato ( anche che il tarellare potrebbe non portare a nulla è ben inteso , ma una scarsa possibilità dice di si).

Quindi certezza di morire e rinascere non c’è , ma almeno io ci proverei… e se non ci si prova con enfasi allora non è fare ( non c’è provare c’è solo fare).

Sul fatto di “godersi questa vita” non mi sembra che non possa del tutto essere compatibile con un percorso spirituale, ovviamente sarà più complessa e difficile, perché ci si porrà in un certo modo ,ma in ogni caso gli “esercizi”, qualunque esso proponga, in linea di massima sono compatibili con l’esistenza che ognuno ha scelto, qualche limitazione… ma insomma… si può gestire.

Si è detto se siamo davvero sicuri che le leggi che abbiamo studiato o letto esistano, ebbene no, non lo siamo. Forse esse sono solo un modello costruito perché, riflettendoci, forse abbiamo l’ occasione di comprendere qualcosa.

Sulle persone che hanno determinazione e che svolgono il loro hobby , lavoro o altro con una passione incredibile, sicuramente , queste ,hanno acquisito un ottimo livello di concentrazione e sono centrati sul loro scopo, quindi , sì , ci sono persone incredibili che di spiritualità non sanno niente e che possono insegnarci moltissimo, sono ottimi modellisti, scalatori,, etc , sarebbe bello che si fossero posti come obbiettivo quello di andare oltre alla conoscenza ordinaria, ma non lo hanno fatto. ( li stimo profondamente, spesso mi insegnano parecchio, più di altri, ma percorrono un altro sentiero).

Tutti noi siamo in balia degli eventi esterni , ma il percorso scelto ,ci dovrebbe aver insegnato come attutire questi colpi proprio nell’ottica di poter continuare la VIA.
Tutti noi in qualche modo siamo mossi da un obbiettivo, ma dobbiamo imparare anche a muoverci senza.

A Volte ,la paura che “non sia cosi” frena, ed è un peccato, perché, ad esempio chi dice che è sulla strada del “ fare” e odia la pigrizia poi porta ragionamenti che denotano proprio quella pigrizia che tanto si combatte, ecco perché dico che vale la pena tentare anche se ci fosse solo una minima possibilità .

Qualcuno potrebbe anche arrivare a dire che non c’è questa possibilità … che è “impossibile” in molti lo ripetono … ma non siamo forse noi che creiamo questa realtà? Quindi se questa possibilità non c’è, non abbiamo forse il diritto ( e il dovere) di crearla? Forse avremo troppo desiderio, e poca volontà come dice la Pergamena … e probabilmente ha ragione… Alcuni preferiscono starsene tranquilli perché” forse” non c’è niente… altri preferiscono stare in azione perché “forse” si ha una possibilità … al mondo non c’è’ alcuna certezza……ovviamente se ci “provo” quando ho tempo, se mi va, se quel giorno ho mangiato abbastanza , se non ho altro da fare… sicuramente non potrò lamentarmi di non averla trovata.

Ognuno fa la sua scelta e la persegue. Se non c’è un via fuga da questa prigione pazienza, si avrà passato la vita a cercarla e, se non la si avrà trovata almeno alcuni si saranno divertiti nel provarci. Se però c’è, e la si “ imbrocca” allora tutto non sarà stato inutile .

Quindi, la questione non è la “ragione” poiché ognuno ha il suo punto di vista, e qui , nessuno vuole convincere nessuno a cambiare il proprio.

Poi filosoficamente parlando, si può dire che nulla esiste se non ha senso di esistere e, quindi, che siano opinioni , idee o punti di vista su un “ qualcosa” , significa che probabilmente il fatto che ci si è presentato e decidiamo di affrontarlo o no in quel preciso momento, è necessario .

Ma essendo la sua comprensione un fatto personale , sta a ognuno di noi capirlo e non per forza condividerlo. Se ci imbattiamo in un qualcosa, una situazione, un’ esperienza , un perché forse c’è , magari diverso da quello che crediamo essere ,ma comunque solo noi possiamo comprenderlo, affrontarlo e imparare a gestirlo, ognuno nel modo in cui crede di essere in quel preciso momento , ognuno nel modo in cui diventa in quell’ attimo ,ognuno nel modo in cui è in quell’ istante .

La spiritualità è ovunque , non ha regole precise, è in ognuno di noi, vista da punti di vista differenti, nessuno dei quali è quello giusto, nessuno è quello sbagliato…. Tutto è perfetto così com’è.

Ps. : Un ringraziamento speciale ai “ Punti di Vista” che, anche se a volte in modi strani, permettono di “vedere” le cose da angolazioni diverse.


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Con mente Chiara e Luminosa affronta audace il tuo Destino, senza indugio percorri la Via che conduce alla Conoscenza. Con Cuore Puro e Volontà di ferro, niente e nessuno ti può fermare. Per te ogni cosa diventa possibile.

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