La coscienza dell’essere umano è immersa in un sonno da cui non ci si può svegliare con la sola conoscenza mnemonica.

Penso al papa e ai suoi vescovi e a quanto tu dici della loro responsabilità, rispetto alla schiavitù dell’uomo e del sonno della coscienza e mi chiedo: sono veramente consapevoli di ingannare la gente che li segue? Non riesco a concepire l’idea che essi siano soltanto un gran mucchio di criminali, privi di qualsiasi rispetto per la verità.

I leader religiosi dormono tanto quanto la gente che guidano. La sola differenza tra chi guida e chi è guidato è speculativa. I leader hanno un enorme bagaglio di sapere teologico, tutto preso in prestito; nulla in tale cumulo di sapere appartiene alla loro esperienza, ma esso dà loro autorità sulle persone che non hanno neppure quel sapere mutuato.

E questi leader insistono nel porre l’accento sul fatto che “voi siete peccatori, siete ignoranti. Noi siamo santi, noi sappiamo.”

Le povere masse non riescono a fare distinzioni tra l’autentica conoscenza e il sapere preso in prestito. Neppure questi leader – i papi, i vescovi, gli shankaracharya, gli ayatollah – neppure loro sono coscienti della differenza.

Conoscono solo un tipo di sapere, cioè il sapere acquisito dai libri. Non sono consapevoli di una diversa dimensione della conoscenza, pertanto qualsiasi cosa facciano, è fatta in un sonno profondo. No, non sono affatto coscienti di ingannare la gente.

Se sei consapevole, non puoi ingannare nessuno.
La consapevolezza ti impedirà di fare alcunché di tanto orribile come l’ingannare, il frodare, il fingere, l’essere ipocrita, il condannare le persone come peccatori e appagare il tuo ego in quanto grande santo. No, quella gente non è affatto consapevole.

Non ho mai minimamente dubitato delle buone intenzioni di quelle persone. Qualsiasi cosa stiano facendo, la fanno con le migliori intenzioni del mondo; ma il problema non è se le loro intenzioni siano buone, la domanda è: quali sono i risultati?

Puoi assassinarmi con le migliori intenzioni, ma le tue buone intenzioni non giustificano il mio assassinio.

Ho incontrato praticamente ogni sorta di studiosi delle diverse tradizioni religiose, e tutti hanno una cosa in comune – che siano hindu, mussulmani, cristiani o ebrei – cioè questo: tutti si sentono perfettamente in pace, perfettamente tranquilli, rispetto a ciò che fanno, di qualsiasi cosa si tratti – stanno portando avanti il lavoro di Dio, diffondono saggezza.

Non conoscono neppure il significato della saggezza. Non hanno mai assaporato nulla di simile; ne hanno sentito parlare, ne hanno letto, hanno divorato centinaia di scritture.

Mi viene in mente un episodio storico… quando Alessandro Magno invase l’India, aveva come maestro nientemeno che Aristotele, il padre della logica nell’emisfero occidentale. E Aristotele gli aveva chiesto: “Quando torni, portami i quattro Veda degli hindu.

Da centinaia di anni si dice che quei quattro libri contengono tutto il sapere del mondo; se conosci questi quattro Veda, conosci ogni cosa… dunque, portameli!”

Alessandro disse: “È un’inezia…”, ma all’epoca i Veda non erano stampati. Per centinaia di anni gli hindu evitarono di stamparli, anche dopo l’invenzione della stampa. Non vollero che le fonti della loro saggezza venissero pubblicate e vendute al marcato.

La sapienza non può essere venduta, né si può acquistare la saggezza; acquistando i quattro Veda in una libreria, ingannerai te stesso. Quelle parole saranno morte.

Alessandro si informò, perché pensava di poter ottenere facilmente quei testi, ma risultò difficile. Solo alcuni bramini di alto rango possedevano una copia dei Veda, ed era il loro unico tesoro. Alla fine scoprì un vecchio bramino… la gente gli aveva detto: “Quell’uomo possiede una delle copie più autentiche dei Veda. Ed è vecchio, potrebbe dartela!”

Alessandro andò dal vecchio, e questi gli disse: “Non ci sono problemi, ma per tradizione possiamo consegnare i Veda solo quando il sole sta sorgendo. Sei venuto nel momento sbagliato – il sole sta tramontando. Vieni domattina, poco prima dell’alba e io ti darò i quattro Veda.”

Alessandro commentò: “Non pensavo che sarebbe stato così facile. Non chiedi nulla in cambio?”
L’altro replicò: “No, è sufficiente questo, cioè che tu diffonda i Veda nel mondo intero. Vieni domattina all’alba.” Ma quel vecchio era veramente astuto…

Per l’intera notte lui e i suoi quattro figli rimasero svegli intorno a un fuoco. Egli disse loro: “Leggete una pagina del libro che vi ho dato.” Aveva distribuito i quattro Veda tra i quattro figli, in base alla loro età. Il più vecchio ebbe il Rigveda, il testo più antico…

“Leggete una pagina ad alta voce, così che vi possa sentire e confermare che la state leggendo senza errori, poi memorizzatela e gettatela nel fuoco. Entro l’alba tutti e quattro i Veda dovranno essere bruciati, ed entro domattina voi quattro dovete diventare i miei quattro Veda… vi donerò ad Alessandro Magno.”

Nell’India antica la memoria era particolarmente sviluppata. Ancor oggi, tutte le università e tutti gli istituti dipendono dallo sviluppo della memoria. Quella gente inganna voi, e se stessa, pensando che quella sia intelligenza. No, la memoria non è intelligenza, poiché può essere una componente di un computer – che non ha consapevolezza, che non ha alcuna intelligenza.

Anche la vostra mente è un biocomputer naturale. La memoria è un semplice ricordare, ma non è comprensione: la comprensione è una cosa del tutto diversa.

La memoria richiede una mente estremamente meccanica, e la comprensione richiede una mente del tutto non-meccanica. Di fatto si tratta di percorsi diametralmente opposti.

All’alba, allorché Alessandro comparve, rimase allibito. Tutti e quattro i Veda erano ridotti in cenere, e il vecchio gli disse: “Adesso puoi prendere i miei quattro figli. Hanno una memoria perfetta, ripeteranno i Veda a perfezione.

Non potevo darti i Veda – non è mai stato fatto – ma posso darti i miei figli. Per tutta la vita li ho addestrati a memorizzare. Devi solo ripetere qualcosa una volta ed essi lo ricordano, quasi fosse scolpito nella pietra.”

Alessandro fu sconfitto da quel vecchio. Non poté prendere con sé quei quattro ragazzi perché non conoscevano il significato di ciò che ripetevano a memoria, non erano in grado di spiegare alcunché.
Le lingue erano diverse, ed essi non erano in grado di tradurre – non conoscevano il greco. Che senso avrebbe avuto prenderli con sé?

Ma tutti i vostri studiosi di religioni e tutti i vostri leader non sono altro che sistemi mnemonici addestrati. Non sanno cosa stanno dicendo, ma la dicono con esattezza. Il linguaggio che usano è giusto, la grammatica è corretta, la pronuncia impeccabile, l’accento perfetto, ma si tratta di futilità poiché essi non conoscono il significato, non hanno mai vissuto ciò di cui parlano.

Quel significato scaturisce dall’aver vissuto, nasce dall’esperienza; ma essi rimarranno vittime di un inganno e diffonderanno lo stesso inganno tra il popolo.

Pertanto, lo ripeto: i papi, i vescovi, gli shankaracharya – non commettono un crimine intenzionalmente. Sono profondamente addormentati, non possono fare nulla intenzionalmente; vivono una vita inconsapevole.

Le loro parole sono meravigliose – le hanno raccolte da fonti magnifiche – ma le parole non sono cresciute all’interno del loro essere. Quelle parole non sono parte della loro vita. Essi sono ignoranti quanto le persone a cui insegnano.

Socrate era solito ripetere che esiste una conoscenza che è ignorante, e una ignoranza che è conoscenza.
Un sapere mutuato è ignoranza.

La verità sperimentata non ti rende più colto, ma umile. Più la conosci, meno rivendichi di conoscerla. Il giorno in cui la conosci perfettamente, puoi solo dire: “Sono assoluta ignoranza. Sono solo un bambino, che raccoglie conchiglie colorate sulla spiaggia. Non so nulla.”

“Non so nulla”, può essere detto solo da un uomo che sa perfettamente.
Le persone che dicono: “Sappiamo”, sono totalmente ignoranti – ma la loro memoria è carica fino all’inverosimile. E quei ricordi sono morti, poiché non hanno generato alcuna esperienza diretta.

Gautama il Buddha ripeteva sempre: “Conoscevo un uomo – era un mio servo. Seduto sulla soglia, contava le mucche che all’alba venivano portate a pascolare, al fiume.”

Si limitava a contarle – per lui era diventata una cosa automatica. Il suo lavoro consisteva nello stare seduto sulla soglia di Gautama il Buddha, nel caso in cui avesse avuto bisogno di qualcosa; se non gli occorreva nulla, se ne stava seduto lì, tutto il giorno.

E quando tornavano… era un momento bellissimo. Nei villaggi indiani, ancora non modernizzati, l’ora del tramonto ha un nome speciale, goadhooli. ’Goà significa ’mucca’, e ’dhooli’ significa ’polvere’: rientrando, le mucche sollevano polvere. Il sole sta tramontando, gli uccelli tornano ai loro alberi – è un momento di estrema quiete.

Dunque, all’ora del goadhooli, di nuovo quell’uomo contava le mucche che tornavano a casa. E si preoccupava terribilmente se vedeva che ne mancava qualcuna, se nella conta le cifre non tornavano.

Più tardi, allorché divenne un grande Maestro, Gautama il Buddha narrava la storia di quell’uomo e della sua abitudine, per spiegare qualcosa di grandissimo significato.

Diceva: “Chiedevo sempre a quell’uomo: ’possiedi una mucca?’ E lui replicava: ’Sono troppo povero, non ne ho nessuna.’ Allora io gli chiedevo: ’Ma allora perché mai continui a contare migliaia di mucche, ogni mattina, e poi di nuovo ogni sera, è inutile – e sono migliaia… e se ne manca una – o nel caso in cui sbagli a contare – ecco che ti preoccupi, non riesci a dormire. Poiché non sono le tue mucche, tanta preoccupazione è inutile!’”

E Buddha diceva ai suoi discepoli: “Qualsiasi sapere non sia vostro, non è una vostra preoccupazione. State contando le mucche altrui, sprecate inutilmente il vostro tempo. È meglio che abbiate una mucca vostra – quello sarà vero nutrimento.”

Viceversa, tutti i vostri studiosi non fanno che contare le mucche altrui. E senza saperlo fanno qualcosa di immensamente dannoso, poiché aiutano gli altri a diventare sapienti senza conoscere nulla.

Questo è il danno peggiore che si possa fare a un uomo: dargli la sensazione di sapere – mentre non sa nulla. Distruggi tutta la sua vita. Annienti ogni opportunità di arrivare a conoscere, a sperimentare, a vivere. Gli sottrai ogni opportunità, ogni possibilità di crescere. Io sono contrario a tutti questi studiosi, non perché abbiano cattive intenzioni, ma perché il frutto delle loro buone intenzioni è disastroso.

Essi hanno distrutto milioni di persone nel mondo; non hanno mai permesso alla gente di crescere, hanno dato loro una falsa nozione, cioè che già sanno. Questo è veleno allo stato puro. George Gurdjieff ripeteva sempre un apologo… c’era una volta un mago che aveva molte pecore.

E ogni notte aveva difficoltà a riportarle a casa dalla foresta – fuggivano, erano assalite da animali feroci, e molte pecore andavano perdute. Alla fine ebbe un’idea: “Perché non usare la mia abilità, la mia magia?”

Ipnotizzò tutte le sue pecore e disse loro cose diverse. A una disse: “Sei un leone. Non devi aver paura, sei il re degli animali”. A un’altra disse: “Sei una tigre”, a un’altra: “Sei un uomo”. E a tutte disse, a ciascuna pecora: “Non verrai macellata, perché non sei una pecora, pertanto non devi aver paura di tornare a casa. Devi tornarci presto, prima che cada la notte.”

E da quel giorno non perse più una sola pecora. Di fatto, da quel giorno nessuna delle pecore si comportò più come tale: qualcuna ruggiva come un leone, qualcuna si comportava da essere umano, e nessuna aveva più paura di essere macellata, uccisa – il problema non si poneva. E il mago ne uccideva ogni giorno, per nutrirsi. Forse avevano ruggito come leoni, ma la cosa non era importante; dopotutto erano pecore.

Ma egli organizzò le cose a meraviglia. Dando a una pecora l’idea di essere un leone, ora non si doveva più preoccupare che fuggisse, vedendo che le altre pecore venivano uccise. Le pecore continuavano a essere uccise, ma questa pecora avrebbe pensato: “Io sono un leone, non sono una pecora.

È inevitabile che le pecore vengano uccise!” E quando proprio quella pecora veniva uccisa, le altre pensavano: “Era solo una pecora, noi siamo esseri umani. E non solo era una pecora, era così sciocca da pensare di essere un leone, non ci ha mai dato ascolto.

Spesso abbiamo obiettato: ’Tu sei una pecora; noi siamo esseri umani, e sappiamo di più. Smetti di ruggire, non servirà.” Ma il mago aveva fermamente in mano le redini del gioco.

La storia che Gurdjieff raccontava si riferiva ai vostri leader religiosi. Essi hanno fatto in modo di dirvi cose che non esistono. Sono riusciti a convincervi che conoscete cose di cui non siete affatto a conoscenza. E questo è il crimine più grande che si possa commettere. Ma non potete definire ‘criminali’ quelle persone, perché non lo fanno per danneggiarvi; cercano di esservi utili, cercano di aiutarvi.

E proprio perché tutte le religioni hanno fatto la stessa cosa, il mondo intero è vittima di una particolare suggestione ipnotica. Non vi siete mai chiesti come mai io mi sono fatto tanti nemici? La ragione è semplice: vi ho detto che il vostro sapere non è affatto conoscenza, si tratta di una facciata. Voi siete totalmente ignoranti; non sapete nulla, ma credete di sapere. Fa male!

Io vi porto via il vostro sapere, vi sottraggo la vostra virtù, vi tolgo la vostra moralità. Vi porto via ogni cosa che credevate fosse un tesoro preziosissimo, tutto ciò che avevate cara, che avete nutrito, protetto, poiché pensavate di aver conquistato i veri segreti della vita, di aver conosciuto i veri misteri della vita. E portar via queste cose alla gente comporta inevitabilmente farsi dei nemici.

Questo è un mondo strano. I veri nemici sono i papi, gli arcivescovi, gli shankaracharya, gli ayatollah – e queste sono le persone più rispettate al mondo, mentre gli amici sembrano essere i nemici più grandi. I nemici sembrano essere amici, e gli amici sembrano nemici.

L’umanità si è comportata male nei confronti dei suoi amici e ha rispettato profondamente i suoi nemici. Ecco perché il mondo intero è tanto misero: voi avete dato ascolto ai nemici e avete distrutto i vostri amici.
E la stessa storia si ripete.

Ho parlato con una infinità di persone sagge, e ho scoperto che ogni loro saggezza non è altro che ricordi. Non c’è nulla di nulla di realmente vissuto: tutto è acquisito da altri. È una cosa vitale da comprendere: la verità può solo essere una vostra esperienza diretta, non c’è altro modo di realizzarla.

Potete ottenere menzogne in abbondanza, in tutto il mondo esistono veri supermercati: cristiani, ebrei, hindu, mussulmani, buddhisti – menzogne di ogni tipo, di ogni colore, di ogni forma e dimensione, a seconda dei gusti. È un mercato floridissimo e funzionale a voi: non siete voi che dovete adattarvi alle bugie, sono loro ad adattarsi a voi. È facilissimo; vengono tagliate su misura, disegnate apposta per voi!

La verità è qualcosa di totalmente diverso. Voi dovrete adattarvi a lei. La verità non conosce compromessi. Voi dovrete cambiare in base a ciò che essa è. Voi dovrete attraversare una trasformazione.

Pertanto, io mi sto facendo nemici a non finire, per una ragione ben precisa. Il motivo è ovvio: mi sto facendo anche alcuni amici, ma questi amici dovranno attraversare una profonda prova del fuoco.

Essi dovranno lasciare tutte le loro false personalità, i loro ego, il loro sapere – tutto ciò che possiedono. Devono essere disposti a denudarsi e a svuotarsi totalmente. Solo allora raggiungeranno la giusta dimensione lungo il sentiero, nel viaggio verso il vero. Nudi, vuoti e soli…

Ma la gioia è indescrivibile, e ogni istante è una gloria squisita, un paradiso tale per cui, una volta assaporato un singolo istante lungo il sentiero verso il vero, non ci si gira più a guardare ciò che si è dovuto lasciare. È uno sgravarsi incredibile, una liberazione.

Ora potrete schiudere le vostre ali nel cielo. Ora tutto il cielo vi appartiene.

Tratto da: “Beyond Psychology”, terzo discorso.

Spesso ti ho sentito dire che i politici e i preti sfruttano e ingannano le persone, quasi fossero una razza diversa proveniente dallo spazio, impostasi a noi con la forza.

Ma, dal mio punto di vista, questi politici e questi preti nascono semplicemente tra di noi, pertanto noi siamo totalmente responsabili delle loro azioni, e lamentarsi di loro mi sembra un lamentarsi di noi stessi. Non è forse vero che un prete e un politico sono nascosti in ognuno di noi?
Per favore, vuoi commentare?

Di certo i politici e i preti non vengono dallo spazio, crescono tra di noi. Anche noi abbiamo la stessa brama di potere, la stessa ambizione di essere più santi degli altri. Essi sono solo le persone che hanno maggior successo, per ciò che riguarda queste ambizioni e questi desideri.

Certo, noi ne siamo responsabili, ma si tratta di un circolo vizioso; non siamo i soli a esserne responsabili. I politici e i preti di successo continuano a condizionare le nuove generazioni alle stesse ambizioni; essi creano la società, coltivano la sua mente e la condizionano.

Anche loro ne sono responsabili – ed essi sono più responsabili della gente comune, poiché quest’ultima è vittima di ogni sorta di programma venga imposto loro.

Il bambino viene al mondo privo di qualsiasi ambizione, senza alcuna brama di potere, senza la benché minima idea di essere più in alto, più santo, superiore. Di certo, egli non può essere responsabile. Coloro che lo educano – i genitori, la società, il sistema educativo, i politici, i preti – la stessa banda continua a depauperare ogni bambino. È vero, anche lui, a sua volta, dissanguerà… si tratta di un circolo vizioso. Ma dove spezzarlo?

Io insisto nel condannare i preti e i politici, poiché è lì che quel circolo può essere spezzato. Biasimare i bambini che si affacciano sul mondo, non servirà. Né sarà utile condannare le massi comuni, poiché sono già state condizionate – sono già state sfruttate. Soffrono, sono infelici; ma nulla le sveglia – sono profondamente addormentate.

Il solo punto in cui dovrebbe concentrarsi la nostra condanna, è su coloro che hanno il potere, poiché quella gente ha il potere di contaminare le generazioni future. Se si riesce a fermarla, potremo veder nascere un uomo nuovo.

Certo, so che tutti sono responsabili. In un modo o nell’altro, tutti hanno una parte in qualsiasi cosa accada. Ma per ciò che mi riguarda, la cosa importante è mettere a fuoco chi colpire, in modo che si possa evitare il precipitare nello stesso circolo vizioso alle nuove generazioni.

L’umanità non ha fatto che girarvi e rigirarvi per secoli… ecco perché non condanno le masse, né condanno voi. Biasimo coloro che adesso hanno il potere: se riescono a rilassarsi un poco, per ciò che riguarda i loro interessi acquisiti, e se danno uno sguardo alla massa di umanità afflitta, è possibile una trasformazione – il cerchio può essere spezzato.

Ho scelto i preti e i politici con intenzione. Inoltre, ci sono molte altre cose che devono essere ricordate. Il prete sa benissimo che non esiste alcun Dio. In questo mondo, il prete è il solo a conoscere che non esiste alcun Dio, ma tutta la sua professione dipende da questo Dio inesistente; non può dire la verità, poiché tutti i suoi interessi acquisiti salterebbero – e non solo i suoi, egli annullerebbe quel gioco per generazioni a venire.

Egli sa che i rituali sono solo mosse da giocoliere, che i mantra non hanno alcun potere, che la sua teologia è solo una copertura. Nessuno lo sa meglio di lui; egli ha studiato le scritture e sa che non esiste alcuna prova dell’esistenza di Dio, da nessuna parte.

Il prete interpreta le scritture in modo tale da trarne un aiuto per la sua professione. Continua a stendere commentari sulle antiche scritture, aggiungendo cose sempre nuove che sostengono la sua professione.

Col passare dei secoli, devono essere apportate delle aggiunte. Ad esempio, Manu, un pensatore di cinquemila anni fa, un prete, il padre del sacerdozio indiano, nel suo ’Manusmriti’ – le memorie di Manu, un testo che gli hindu seguono alla lettera – creò il sistema delle caste, una delle cose più abnormi che esistano.

A causa sua, un quarto degli hindu ha sofferto una lunga schiavitù, segnata da sfruttamento e umiliazione. Quella gente è stata ridotta a vivere praticamente come esseri subumani – vengono chiamati ’achoot’, intoccabili. Sono degradati al punto che non possono essere toccati, altrimenti ci si deve subito lavare.

Perfino il tocco della loro ombra è sufficiente a rendervi impuri. Sembra che Manu abbia ridotto un quarto degli hindu a perenne schiavitù…

Certo, so che tutti sono responsabili, ma non tutti hanno potere a sufficienza per spezzare quel circolo; ecco perché batto e ribatto continuamente il chiodo con i preti e i politici. Ed ora essi hanno paura di me – forse non sono mai stati altrettanto spaventati da un uomo solo, in passato.

In tutto il mondo, non vogliono che io entri nei loro Paesi. E i preti sono alle spalle dei politici che fissano norme e regole che mi proibiscono l’ingresso.

La Comune che avevamo in America fu distrutta dai politici, ma dietro ai politici c’erano i cristiani fondamentalisti, il gruppo di preti cristiani più ortodosso che esista. Lo stesso Ronald Reagan è un cristiano fondamentalista, ed essere tali vuol dire essere profondamente ortodossi. Reagan crede che ogni lettera della Bibbia sia sacra, provenga dalla bocca di Dio. E quella gente si è unita in una cospirazione per distruggere la Comune.

Proprio l’altro giorno mi hanno dato la notizia che nella cittadina di The Dalles stanno erigendo un monumento commemorativo: vescovi e uomini politici di ogni corrente politica, cittadini in vista, tutti contribuiscono denaro – vogliono qualcosa di sontuoso, che ricordi la loro vittoria, che sigilli nei secoli il loro aver scacciato le forze del male che avevano creato quella Comune.

Mi hanno scacciato, hanno distrutto il mio lavoro, e non sono ancora soddisfatti: vogliono un monumento che ricordi tutto ciò alle generazioni future.

Ma sia i preti che i politici sono molto vulnerabili; non hanno alcun terreno sotto i piedi. È sufficiente una stoccata per annientarli. E una volta annientati, la società assaporerà la libertà.

Certo, è possibile allevare i bambini in maniera più umana, senza condizionarli, in maniera intelligente, in modo che vedano tutta la Terra come un insieme unico – non in quanto cristiani, hindu, mussulmani, indiani, cinesi, americani.

Le nazioni e le religioni sono creazioni dei preti e dei politici; una volta che saranno annientati, anche le religioni e le nazioni scompariranno. E un mondo libero da religioni, libero da nazioni, sarà un mondo umano – senza guerre, senza inutili lotte per possedere cose che nessuno ha mai visto…

È veramente stupido che la gente si sia uccisa per migliaia di anni in nome di Dio. Nessuna di quelle persone lo ha visto, nessuna ha delle prove, nessuna ha un’evidenza.

Eppure non provano il minimo imbarazzo, poiché nessuno ha mai posto la domanda, guardandole negli occhi… e si va alla guerra, si fanno crociate, jihad, guerre sante, per distruggere tutti coloro che non credono al loro dogma, poiché il loro dogma è divino, mentre tutti i dogmi degli altri sono creazioni del maligno.

Cercano di servire l’umanità, uccidendo la gente. La loro intenzione è liberare quella gente dalla presa del demonio. Ma la cosa strana è che ogni religione pensa all’altra come ‘creatura del diavolo’. Pertanto la lotta continua…
I politici lottano una guerra via l’altra, a che scopo? Non ne vedo il senso. La Terra non ha alcun confine tracciato, perché farli sulle carte geografiche?

Un mio insegnante era un uomo molto intelligente. Un giorno portò un ammasso di pezzetti di carta: aveva tagliato la mappa del mondo intero in tanti pezzettini, li mise sul tavolo e chiese: “Qualcuno è in grado di rimetterli a posto?” Molti ci provarono, senza riuscirci.

Solo un ragazzo, vedendo che tutti gli altri avevano fallito, e che nessuno riusciva a ricomporre la mappa del mondo unendo quei pezzetti, ne girò uno. Poi li girò tutti, e vide che dall’altra parte era disegnata la figura di un uomo. Ricostruì quella figura, cosa facilissima, e trovò la soluzione. Da un lato era disegnata la figura di un uomo, dall’altra parte la mappa del mondo.

Forse, la stessa cosa è vera per ciò che riguarda il mondo reale… se riusciamo a ricomporre l’uomo, ricomporremo il mondo. Se riusciamo a rendere silenzioso l’uomo, in pace e in amore, le nazioni scompariranno, le guerre scompariranno, tutta quella sporca politica scomparirà.

E ricordate, ogni politica è sporca, non ne esiste di altro tipo.
Ma dobbiamo martellare coloro che hanno il potere. Martellare il povero uomo comune non servirà, poiché egli non ha potere, è una vittima.

Anche se riusciamo a cambiarlo, non sarà un gran cambiamento. Ma se riusciamo ad annullare la cospirazione tra religione e politica, tra preti e politici, avverrà un profondo cambiamento, una rivoluzione – la sola rivoluzione che sia necessaria e che ancora non è accaduta.

Osho, Tratto da: “Beyond Psychology”, ventiseiesimo discorso


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Con mente Chiara e Luminosa affronta audace il tuo Destino, senza indugio percorri la Via che conduce alla Conoscenza. Con Cuore Puro e Volontà di ferro, niente e nessuno ti può fermare. Per te ogni cosa diventa possibile.

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